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Ricorso Carta Docente Precari 2024: Guida Completa per Presentarlo e Vincerlo

Ricorso carta docente precari: a chi è rivolto e come ottenerla

Il ricorso per ottenere la carta docente tra gli insegnanti precari è destinato principalmente a due categorie:

  • Insegnanti con contratti a tempo determinato, di qualsiasi grado scolastico, che abbiano maturato un servizio statale (cioè alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione) negli ultimi 5 anni. Rientrano in questa categoria i docenti che hanno avuto contratti annuali, supplenze lunghe ma anche quelli che hanno effettuato supplenze brevi o saltuarie le cui proroghe però hanno consentito il raggiungimento di un anno di servizio (almeno 180 giorni).
  • Docenti di ruolo, anche neo-assunti, che in relazione ai periodi di servizio pre-ruolo come supplenti degli ultimi 5 anni, non hanno ricevuto il bonus della carta del docente loro spettante. Anche questi insegnanti possono quindi, tramite ricorso, recuperare le annualità arretrate del bonus non erogato per quegli specifici anni di servizio precedenti l’immissione in ruolo.

Queste due categorie di insegnanti precari, avendo prestato servizio alle dipendenze del Ministero, hanno diritto alla carta del docente sulla base di recenti sentenze che ne hanno sancito il legittimo diritto. Vediamo quindi quali sono i requisiti nel dettaglio per poter presentare ricorso e ottenere il bonus.

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Requisiti e documenti necessari per il ricorso carta docente 2024

Per aderire al ricorso ed ottenere il diritto alla carta docente di 500€ annui, è necessario possedere alcuni requisiti specifici a seconda che si appartenga alla categoria di docenti precari o neo-assunti:

  • Per i docenti precari sono richiesti contratti a tempo determinato presso istituzioni scolastiche statali per gli ultimi 5 anni. Non importa la durata o tipologia, quindi valgono supplenze annuali, supplenze lunghe, ma anche incarichi brevi e saltuari purché, nell’anno preso in esame, si siano raggiunti almeno 180 giorni di servizio tra proroghe e diverse supplenze.
  • Per i neo docenti di ruolo, è sufficiente aver prestato servizio a tempo determinato, sempre presso scuole statali, per almeno un anno scolastico completo, nei 5 anni precedenti l’assunzione come di ruolo.

In entrambi i casi, la documentazione necessaria da presentare per comprovare il servizio effettuato e accedere quindi al ricorso sono: contratti di supplenza, certificati di servizio e cedolini stipendiali. Vediamo nel dettaglio quali documenti servono:

  • Contratti di supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche stipulati con scuole statali per gli anni su cui si richiede il bonus
  • Incarichi per supplenze brevi e saltuarie, di qualsiasi durata, se la somma delle proroghe copre almeno 180 giorni nell’anno preso in esame
  • Certificati di servizio rilasciati dalle segreterie scolastiche
  • Modelli DPT dove disponibili
  • Cedolini stipendiali relativi al periodo oggetto di ricorso
  • Documento di identità e codice fiscale

Per docenti neo immessi in ruolo occorre produrre invece il contratto a tempo indeterminato per comprovare l’avvenuta assunzione e la documentazione sopra riportata limitatamente agli anni del servizio pre-ruolo per cui si richiede il bonus arretrato.

Tutta questa documentazione andrà allegata al ricorso che verrà predisposto dagli avvocati specializzati.

Scadenze e termini per presentare il ricorso carta docente per precari

Il ricorso per ottenere il bonus della carta del docente deve essere presentato nel rispetto di precise scadenze, oltre le quali si rischia la prescrizione del diritto.

In particolare, due sono le date da tenere presente per non incorrere nella decadenza:

  • Il 15 novembre di ogni anno per richiedere l’accredito del bonus sull’anno in corso
  • i 5 anni precedenti a quello nel quale si avvia il ricorso, come periodo massimo per il quale ottenere gli arretrati.

E’  possibile recuperare fino a 5 anni di bonus non riconosciuti oltre a quello dell’anno in corso presentando un unico ricorso.

Superati tali termini, il diritto al rimborso degli arretrati precedenti viene meno per prescrizione. È quindi importante affrettarsi se si vogliono recuperare più annualità possibili, rivolgendosi subito ad un legale specializzato.

Il bonus richiedibile attraverso il ricorso carta docente è pari ad un importo fisso di 500€ per ogni anno scolastico di servizio prestato alle dipendenze del MIUR.

Tale importo viene erogato tramite una carta elettronica prepagata nominativa, utilizzabile per l’acquisto di libri e testi, materiale informatico, iscrizione a corsi di aggiornamento come seminari, convegni ecc.

Grazie al ricorso è possibile recuperare gli arretrati del bonus non erogato fino ad un massimo di 5 anni precedenti la data di presentazione del ricorso, oltre all’anno scolastico in corso al momento della richiesta.

Ad esempio, presentando ricorso nell’anno 2023/2024, sarà possibile ottenere il rimborso per gli anni 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, per un totale quindi di 2500€ una tantum (500€ x 5 anni) a cui si aggiungono i 500€ per il 2023/2024.

Perché fare ricorso carta docente: il fondamento giuridico basato sulla sentenza

Il ricorso per ottenere anche per gli insegnanti precari il diritto alla carta del docente si basa su una sentenza del Consiglio di Stato del marzo 2022 che ha sancito l’illegittimità dell’operato del Ministero dell’Istruzione.

Nello specifico, il Consiglio di Stato ha stabilito che escludere i docenti non di ruolo dal bonus per la formazione previsto dalla carta del docente, mentre questi vengono regolarmente impiegati nell’erogazione del servizio scolastico, si pone in contrasto con i principi di buona amministrazione, di imparzialità e buon andamento sanciti dalla Costituzione.

Di fatto, obbligare alla formazione solo una parte dei docenti (quelli di ruolo) e non anche gli altri precari, determina una discriminazione ingiustificata ai danni di questi ultimi. Per questo, la sentenza impone al Ministero di estendere il bonus formativo della carta docente a tutto il personale, inclusi i precari.

Iter e tempistiche per la procedura di ricorso carta del docente

La procedura di ricorso per ottenere il bonus docente prevede diversi passaggi. Innanzitutto è necessario conferire mandato ad un avvocato specializzato in questo tipo di ricorsi, fornendo la documentazione comprovante il servizio scolastico prestato.

Una volta presentato e depositato il ricorso presso il Tribunale competente per territorio, ha inizio una fase istruttoria in cui il Ministero dell’Istruzione viene chiamato in causa a giustificare il mancato riconoscimento del bonus. Generalmente il Ministero si oppone, costringendo ad una fase contenziosa.

Superata l’opposizione, il Giudice adotta una sentenza che può richiedere fino a 1 anno e mezzo per essere discussa e pubblicata. In media comunque i tempi variano tra i 10 e i 16 mesi necessari prima di ottenere un esito definitivo.

In caso di esito positivo, il MIUR avrà ulteriori 120 giorni di tempo per ottemperare al pagamento di quanto stabilito dal tribunale. Per questo bisogna armarsi di pazienza, ma alla fine giustizia viene fatta e il diritto al bonus riconosciuto.

Ecco due paragrafi su casi di successo e sentenze positive ottenute da altri docenti precari:

Quali sono i casi di successo e le sentenze positive ottenute da altri insegnanti precari tramite questo tipo di ricorso?

Nonostante la reticenza del Ministero dell’Istruzione a riconoscere il bonus per la carta del docente ai precari, numerosi sono i ricorsi che si sono conclusi positivamente con il riconoscimento di tale diritto.

È il caso ad esempio di Valeria R., docente precaria di ruolo nella scuola secondaria superiore, che con determinazione ha presentato ricorso assistita da un legale specializzato e ha ottenuto il bonus arretrato per ben 4 anni di servizio pre-ruolo, per un totale di 2000 euro.

O ancora, la neoassunta Maria S. che è riuscita a recuperare il bonus non erogatole durante il servizio di supplenza nei 5 anni precedenti all’assunzione in ruolo, vedendosi riconosciuta dal tribunale la somma complessiva di 2500 euro tramite carta docente.

Questi sono solo alcuni dei tanti casi risolti con successo grazie al ricorso, a dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta per veder riconosciuto un proprio diritto negato finora ingiustamente dal Ministero dell’Istruzione.

Costi e modalità di adesione al ricorso per Carta del Docente

Per aderire al ricorso ed ottenere anche come docente precario il bonus della carta del docente, è necessario in primo luogo contattare uno studio legale, come il nostro , specializzato in questo ambito.

Se sei un docente precario e vuoi ottenere il diritto al bonus carta docenti, puoi fare una segnalazione compilando il form sottostante. Sarai ricontattato da un avvocato esperto in ricorsi scuola che valuterà i documenti in tuo possesso e farà valere i tuoi diritti1. re i propri dati anagrafici insieme ad un recapito telefonico per essere ricontattati.

In seguito, nel corso del primo contatto telefonico, verranno date indicazioni puntuali su quale documentazione raccogliere e inviare via email ai fini della valutazione della pratica.

Ricevuti i documenti ed effettuate le opportune verifiche, la squadra di legali provvederà a predisporre il ricorso completo da presentare al tribunale competente per ottenere quanto spetta.

In questo modo, con pochi semplici passaggi è possibile procedere con la richiesta del bonus docente altrimenti negato ai docenti non di ruolo.

Il ricorso per Carta Docente tramite ANIEF, CISL, UIL, SNALS e altri sindacati

L’iniziativa per il ricorso al bonus carta docente destinato anche ai precari è sostenuta e promossa da diverse sigle sindacali del mondo scuola, che hanno avviato campagne informative per i propri iscritti.

In particolare il ricorso è supportato da:

  • ANIEF – Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori
  • UDIR – Unione Sindacale Dirigenti Scolastici
  • CISL Scuola
  • UIL Scuola
  • SNALS ecc.

Queste organizzazioni sindacali hanno pubblicamente appoggiato le recenti sentenze che riconoscono il diritto alla carta docente anche al personale scolastico precario. Per questo motivo ne incentivano e caldeggiano la presentazione tra gli associati, mettendo talvolta a disposizione anche consulenze legali dedicate per seguire i propri iscritti nell’iter di ricorso.

Rivolgendosi alle rispettive sedi territoriali, gli interessati potranno quindi ottenere informazioni e assistenza per procedere nella richiesta del bonus indebitamente negato finora dal Ministero dell’Istruzione.

Viene sempre richiesto il pagamento dell’iscrizione al sindacato per procedere al ricorso.

Per il ricorso seguito dai nostri avvocati, invece, non chiediamo alcun anticipo o iscrizione.